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CARLO DELL'ACQUA

Carlo Dell’Acqua è nato a Bormio ed è cresciuto artisticamente a Milano, dove ha frequentato l’Accademia di Brera.
La sua ricerca utilizza tecniche di vario genere, dalla pittura, alla fotografia, ai supporti video, alla manipolazione e rielaborazione di oggetti e materiali di uso comune – molto spesso arnesi da lavoro – a installazioni e azioni performative. Le tematiche che emergono, fin dalle prime esposizioni, hanno a che fare con la continua interazione di conoscenza e di riconoscimento tra oggetti e soggetti. Le tecniche multiformi esplorano le diverse modalità di stress, di disarticolazione, di frammentazione, a cui vengono sottoposte le identità delle cose e di chi le guarda e le usa. nelle pratiche artistiche è privilegiata sovente l’azione fisica, anche violenta e distruttiva, cui segue una sorta di seconda creazione. Oggetto, tra gli altri, è a volte l’artista stesso, esibito più come uno strano macchinario o un semplice contenitore da cui spremere senso.

Scatole craniche (2019)
Spazio Tufano, Milano

Parole, cocci di bottiglia e un’automobile: un’installazione.

CREDITI
Regia: Liliana Carugati, Lorenzo Baldi
Fotografia: Liliana Carugati, Lorenzo Baldi
Montaggio: Lorenzo Baldi
La colonna sonora è quella diffusa nello spazio espositivo da un’autoradio.
Girato nel 2019

TECNICA
Standard di produzione: ripresa UHD 25p, montaggio HD 25p
Camera: Panasonic GH5
Supporti: Vinten, iFootage motion control
Ottiche: Panasonic 14-140 mm f 3,5-5,6 - Sigma 18-35 mm f 1.8 -
Tokina 11-16 mm f 2.8
Codec: .mov Prores HQ e .mov 150 Mbps
Postproduzione: Davinci Resolve 15

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