Un progetto di Ermanno Cristini in conversazione con Giancarlo Norese
Artisti partecipanti: Susanna Baumgartner, Cesare Biratoni, Sergio Breviario, Giuseppe Buffoli, Ermanno Cristini, Emma Damiani, Claudia Mangone, Giancarlo Norese, Gloria Tamborini, Luisa Turuani
Le déjeuner sur l'herbe (Erotica artistica) è una mostra o una gita campestre intorno all’opera La 74, l’alcova d’acciaio di Umberto Cavenago, scultura abitabile mobile e nomade attualmente dimorata presso casa Baldi/Carugati a Serralunga di Crea, in Monferrato. Pronta per andare altrove.
Di contro alla 74 descritta ne L’alcova d’acciaio di Marinetti, da cui prende lo spunto e il nome, La 74 di Cavenago ne rovescia il senso, liberandola dalla retorica bellica futurista attraverso una proiezione ironica che la rende una riflessione sull’arte e per l’arte.
E l’arte è in sé un fatto erotico e il suo luogo di elezione è necessariamente un’alcova. Roland Barthes definisce la scrittura come “la scienza dei godimenti del linguaggio” ma la definizione, per estensione, si può applicare al fare artistico in generale. Se il godimento del testo si ha quando esso “mette in stato di perdita (…) sconforta (…) mette in crisi il suo rapporto con il linguaggio (del lettore, n.d.r.)” ciò vale per ogni atto di invenzione di codice, collocato per definizione in quel terreno dove si pratica una dialettica tra un bordo plagiario, rassicurante, e uno eversivo, proiettato verso l’inconosciuto.
Tale “ginnastica” è un’erotica a tutti gli effetti, non necessariamente “muscolosa” ma che costituisce piuttosto una deriva in cui l’appagamento del piacere si alterna sottilmente alla catastrofe del godimento, entro una dinamica dell’intermittenza in cui prende forma l’opera: “la parte più erotica di un corpo non è forse dove l’abito si dischiude?” (Roland Barthes, Il piacere del testo, 1973).
L’erotismo e la dimensione campestre da sempre vanno a braccetto, da Tiziano a Manet, alla 500 Fiat della motorizzazione di massa anni ’60; il campo costituisce una palestra ideale quanto o più del boudoir. Le déjeuner sur l'herbe (Erotica artistica) celebra allora tale condizione e nel tempo di una giornata costruisce una mostra che mostra, senza pudore, il suo proprio procedimento, ovvero il linguaggio in azione, un gioco, o meglio un “gioco d’amore”, quasi un simposio.
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