Prière de toucher - Parco d'arte Quarelli - Roccaverano (AT), 2015

Una mostra di un giorno
Contenuto
Prière de Toucher è un “dispositivo” costruito attraverso gli scambi di idee con Giulia Brivio e grazie al lavoro di tutti gli artisti che fino ad ora vi hanno partecipato, consentendogli di “prendere corpo”.
Sì, perché Prière de Toucher ha a che fare con il corpo e, saccheggiando il titolo del noto lavoro di Marcel Duchamp, rimanda inevitabilmente al mostrare. In breve Prière de Toucher si interroga sui confini del corpo e sulla natura dell’esibizione, e, forse, è una modalità del mostrare nonostante si preoccupi solo di nascondere.
Prière de toucher è un ciclo di mostre, ognuna con una propria caratteristica; in questa quarta tappa la mia preoccupazione è indicare, per nascondere, e l’occasione è offerta dal nuovo lavoro di Umberto Cavenago, L’alcòva d’acciaio, realizzata per essere nascosta in un piccolo bosco delle Langhe. Non solo L’alcòva è dissimulata nel bosco ma il bosco è ripiantumato, quindi sulla prospettiva essa è destinata a essere sempre più nascosta. Difficile da trovare, in barba alla sua elefantiasi: ci vuole la mappa.
Dunque questa mostra apre due questioni: una prima riguarda una evidenza che si offre celandosi mentre una seconda riguarda l’indicare come modalità del nascondimento.
In relazione a questo secondo aspetto si sviluppano il contributo di riflessione di Alessandro Castiglioni e la mappa temporale di Barbara De Ponti che per l’occasione trova collocazione dentro L’Alcova.
“Scrivere è sempre nascondere qualcosa in modo che venga poi scoperto”, annotava Italo Calvino; dietro a tutto aleggia una domanda: si può toccare ciò che non si vede? E, nascondere è forse l’essenza del mostrare?
In tempi in cui non c’è realtà fuori dall’“exhibire”, l’interrogativo assume un senso particolare.

Ermanno Cristini
Gli artisti
Ermanno Cristini, Barbara De Ponti
Crediti
Regia: Lorenzo Baldi, Liliana Carugati
Fotografia: Lorenzo Baldi, Liliana Carugati
Camera: Lorenzo Baldi
Montaggio: Lorenzo Baldi
Musiche: Sonoton 
Girato nel 2015
Tecnica
Standard di produzione: ripresa HD 25p, montaggio HD 25p
Camera: Sony NEX-FS100
Ottiche: Sigma 16-35 mm f1,8, Sigma 50-100 mm f 1.8, Tokina 11-16 mm f2,8, Nikkor 50 mm f1,8
Supporti: Vinten
Codec: .mov Prores HQ e AVCHD 28 Mbs
Postproduzione: montaggio, correzione colore Final Cut Pro X

Prière de toucher - Parco d'arte Quarelli - Roccaverano (AT), 2015

Una mostra di un giorno

Contenuto
Prière de Toucher è un “dispositivo” costruito attraverso gli scambi di idee con Giulia Brivio e grazie al lavoro di tutti gli artisti che fino ad ora vi hanno partecipato, consentendogli di “prendere corpo”.
Sì, perché Prière de Toucher ha a che fare con il corpo e, saccheggiando il titolo del noto lavoro di Marcel Duchamp, rimanda inevitabilmente al mostrare. In breve Prière de Toucher si interroga sui confini del corpo e sulla natura dell’esibizione, e, forse, è una modalità del mostrare nonostante si preoccupi solo di nascondere.
Prière de toucher è un ciclo di mostre, ognuna con una propria caratteristica; in questa quarta tappa la mia preoccupazione è indicare, per nascondere, e l’occasione è offerta dal nuovo lavoro di Umberto Cavenago, L’alcòva d’acciaio, realizzata per essere nascosta in un piccolo bosco delle Langhe. Non solo L’alcòva è dissimulata nel bosco ma il bosco è ripiantumato, quindi sulla prospettiva essa è destinata a essere sempre più nascosta. Difficile da trovare, in barba alla sua elefantiasi: ci vuole la mappa.
Dunque questa mostra apre due questioni: una prima riguarda una evidenza che si offre celandosi mentre una seconda riguarda l’indicare come modalità del nascondimento.
In relazione a questo secondo aspetto si sviluppano il contributo di riflessione di Alessandro Castiglioni e la mappa temporale di Barbara De Ponti che per l’occasione trova collocazione dentro L’Alcova.
“Scrivere è sempre nascondere qualcosa in modo che venga poi scoperto”, annotava Italo Calvino; dietro a tutto aleggia una domanda: si può toccare ciò che non si vede? E, nascondere è forse l’essenza del mostrare?
In tempi in cui non c’è realtà fuori dall’“exhibire”, l’interrogativo assume un senso particolare.

Ermanno Cristini
Gli artisti
Ermanno Cristini, Barbara De Ponti
Crediti
Regia: Lorenzo Baldi, Liliana Carugati
Fotografia: Lorenzo Baldi, Liliana Carugati
Camera: Lorenzo Baldi
Montaggio: Lorenzo Baldi
Musiche: Sonoton 
Girato nel 2015
Tecnica
Standard di produzione: ripresa HD 25p, montaggio HD 25p
Camera: Sony NEX-FS100
Ottiche: Sigma 16-35 mm f1,8, Sigma 50-100 mm f 1.8, Tokina 11-16 mm f2,8, Nikkor 50 mm f1,8
Supporti: Vinten
Codec: .mov Prores HQ e AVCHD 28 Mbs
Postproduzione: montaggio, correzione colore Final Cut Pro X
Una conversazione - Giulia Brivio ed Ermanno Cristini

La mostra